Che cos’è il Training Autogeno?
Il training autogeno è una tecnica di rilassamento fisico e mentale, che agisce su base psicofisiologica favorendo il riequilibrio e la rigenerazione psicofisica.
In generale, serve a vivere meglio: migliora sensibilmente la propria capacità di concentrazione, di gestione dell’ansia e dello stress, favorisce il recupero delle energie fisiche e mentali.
Il presupposto è che dando al corpo uno spazio di recupero e raggiungendo un ottimale stato di calma si favorisca la ricarica energetica e la concentrazione mentale. Il training autogeno dà la possibilità di ottenere, attraverso degli esercizi di concentrazione, un rilassamento corporeo che si riversa in un rilassamento mentale, che produce un ulteriore rilassamento corporeo e viceversa. L’idea è quella di prendere in considerazione la persona nella sua totalità, considerando l’integrazione della dimensione corporea con quella mentale/psichica.
Il training autogeno consiste dunque di una serie di esercizi mentali di concentrazione particolarmente studiati e concatenati, allo scopo di poter raggiungere progressivamente delle modificazioni organiche vere e proprie, opposte a quelle prodotte dallo stress, ristabilendo equilibri funzionali alterati e di permettendo di decondizionare situazioni patologiche.
A chi può servire?
Questa tecnica grazie alla sua peculiarità ha trovato applicazione in diversi settori sia clinici (medico, psichiatrico, psicoterapico), che non clinici, ove si rivela molto utile per migliorare concentrazione e memoria, o per diminuire la percezione del dolore.
Ambito non clinico
Dal momento che un buon allenamento agli esercizi del training autogeno porta ad uno stato di vitalità e benessere via via maggiore, migliora le prestazioni fisiche, rafforza la capacità di concentrazione e la volontà.
Il TA è una tecnica di prevenzione, infatti, essendo particolarmente concentrata sul corpo, aiuta l’individuo ad aumentare l’ascolto e la conoscenza delle proprie funzioni organiche, favorendo, sia una maggiore capacità di prendersi cura di sé che una miglior riconoscimento di stati di disequilibrio a carico dell’organismo.
È indicato ogniqualvolta ci si trovi a dover affrontare situazioni, che da alcuni possono essere vissute come particolarmente stressanti. Per esempio aiuta a gestire il costante sovraccarico di lavoro (stress lavorativo), o anche ad affrontare situazioni in cui si è sottoposti a valutazione (ansia da esame).
Il TA è una tecnica che può essere di grande aiuto nel miglioramento delle prestazioni fisiche e mentali, per questo trova applicazione nell’ambito sportivo. Risulta utile sia per la gestione dell’ansia agonistica che per quanto riguarda il mantenimento della concentrazione.
Trova applicazione anche in ambito scolastico per migliorare capacità di concentrazione e memoria nello studio.
Inoltre, dal momento che gli esercizi del T. A. di base portano ad una profonda distensione del corpo, al raggiungimento dello stato “autogeno”, una condizione di abbandono simile a quella del sonno, ha un consistente effetto riposante e ristorativo.
Ambito Clinico
Il TA favorisce la regolazione di alterazioni funzionali a carico di vari organi (cuore, polmoni, visceri addominali, ecc.); per questo trova ampia applicazione nell’ambito della medicina psicosomatica.
È particolarmente indicato per:
Disturbi d’Ansia, Attacchi di Panico, Ereutofobia, Fobia sociale o fobie specifiche: la tecnica esercita un’influenza sui sintomi proprio grazie all’induzione della calma e la corrispondente tranquillizzazione emotiva inoltre lavora sull’attesa della paura, che solitamente genera il circolo vizioso dell’attacco di ansia,
Disturbi del sonno: insonnia, narcolessia (T.A. riduce l’eccessiva eccitazione regolarizzando il ciclo sonno-veglia),
Disturbi della Sessualità: il T.A. effettua uno smorzamento della risonanza emotiva predisponendo alla calma e agendo sull’ansia di attesa, favorendo il lavoro sulle implicazioni psicodinamiche che predispongono al disturbo,
Disturbi dell’apparato digerente: gastrite, colon irritabile, stipsi (il T.A. favorisce la normalizzazione dei fattori stressanti collegati alle patologie dell’apparato digerente, tramite l’autoregolazione delle funzioni motorie, vasomotorie e secretive dell’apparato gastrointestinale),
Disturbi dell’apparato circolatorio: tachicardia sinusale bradicardia angina pectoris cefalea vasomotoria ipertensione essenziale (il T.A. diminuendo l’ansia e le preoccupazioni migliora la circolazione periferica, assesta valori pressori, induce uno stato di calma).
Ottimi risultati si sono registrati anche nel trattamento di dismenorrea, tic, balbuzie e bruxismo, infine, inducendo analgesia attraverso la modificazione del vissuto del dolore, si è mostrato utile nelle terapie del dolore.
In generale il TA si è rivelato un’utile strumento nella gestione delle emozioni e nei disturbi con base psicosomatica; la risposta emotiva infatti è correlata con un insieme di modificazioni che interessano diversi settori dell’economia somatica: l’apparato neuro-muscolare, la regolazione ormonale, biochimica, etc.
Come imparare il Training Autogeno?
L’apprendimento della tecnica, sia individualmente sia in gruppo, prevede circa 10 incontri con cadenza settimanale.
Per intraprendere l’allenamento autogeno, quindi è di fondamentale importanza fare prima un’adeguata valutazione della persona, per avere un quadro completo sia della sua generale condizione medica che della sua personalità.
E’ bene sottolineare che nel TA, come in qualunque altro tipo di trattamento, è necessaria una buona dose di motivazione e un sincero interesse, da parte del paziente, nei confronti della tecnica.